Patrizia Cirulli e le opere di De Filippo

Patrizia Cirulli e le opere di De Filippo

Patrizia Cirulli ha da poco pubblicato il suo nuovo progetto artistico.
Vediamo di cosa parla.
Patrizia come nasce l’idea?
L’idea nasce nel 2013 quando stavo lavorando al mio album “Mille baci” in cui ho musicato poesie
di grandi poeti fra cui Quasimodo, Catullo, D’Annunzio, Merini, Pessoa e altri. Per questo album avevo scelto anche una poesia di Eduardo, “Quanno parlo cu te”. Da qui mi sono fortemente appassionata alla sua poetica e ho subito musicato altre nove poesie.

Hai trovato delle difficoltà?

Non ho incontrato difficoltà, è stato tutto molto naturale. Negli anni mi sono un po’ specializzata nel
musicare poesie e trasformarle in canzoni, quindi ho scelto i testi che, secondo me, si adattavano
maggiormente alla forma canzone. E’ stato come entrare in un mondo che non ho mai incontrato nella mia realtà, ma l’ho percepito come se lo avessi vissuto da vicino. Non sono napoletana e ho poi dovuto studiare per affinare la pronuncia. Anche ascoltare le versioni recitate da Eduardo stesso mi ha aiutato in questo.
Un testo che ami?
“E allora bevo…” è un testo che amo molto. La capacità straordinaria di Eduardo di condensare in
semplici parole e chiare immagini un concetto enorme, quello del “qui e ora”.
Progetti futuri?
Portare questo progetto in giro e farlo conoscere il più possibile a tutti. L’opera di Eduardo è immensa e immortale, un privilegio aver potuto musicare alcune delle sue poesie. E per questo ringrazio Luca de Filippo e gli altri eredi per avermi concesso questa possibità.
silvestra sorbera

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