Dopo aver debuttato lo scorso febbraio ad Aachen (Aquisgrana) in Turandot, Leyla Martinucci, soprano pugliese trapiantata a Roma, si prepara ad altre due importanti “prime”: l’11 dicembre a Busto Arsizio (VA) sarà Leonora (debutto nel ruolo) nella nuova produzione per BA Lirica de Il Trovatore di Giuseppe Verdi, con la regia di Andrea Oliva, e il 13 e 14 gennaio 2023 canterà nella Messa da Requiem di Verdi al Teatro Bellini di Catania, in occasione del concerto in memoria di Gianluigi Gelmetti.
Una voce duttile e calda, una carriera iniziata come mezzosoprano (Lola, Rosina, Flora, Angelina, Carmen) e ora imperniata su ruoli principalmente da soprano (Tosca, Aida, Lady Macbeth, Fanciulla del West, Manon Lescaut, Turandot). Ma non solo. Leyla è stata anche regista dell’opera contemporanea di Domenico Turi e Federico Capitoni “Non è un paese per Veggy” (2020) e autrice e regista di “Non è la Callas” (2021), sul tema dei diritti LGBTQI, con il ContromanoDuo.
“È una gioia per me poter debuttare in Italia in questi pilastri imprescindibili del repertorio verdiano – è il commento di Leyla Martinucci – Cantare Leonora poi è un vero e proprio sogno che si realizza. Una donna innamorata che si sacrifica per amore. Ben lontana dai ruoli interpretati finora come Carmen e Turandot. Sogno però di poter cantare Lady Macbeth, una vera cattiva”.
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