Un viaggio straordinario capace di mescolare sperimentazione, chitarre incendiare e folk incantato. Solo così si può descrivere il nuovo album dei Leptons, progetto avant-rock del veneziano poli-strumentista Lorenzo Monni, che per la prima volta canta in italiano.
Dopo due apprezzati singoli, pubblicati quest’inverno, e a cinque anni di distanza dall’ultimo lavoro in studio, il 22 gennaio esce il terzo album dei Leptons. La ricerca della quiete è un passo avanti lungo la via della sperimentazione che ha sempre caratterizzato il progetto. Mai così vasto era stato lo spettro sonoro: alle tipiche architetture di chitarre e ai coretti di matrice psych di Lorenzo, si sommano le ritmiche elettro-tribali, sviluppate dal produttore Andrea Liuzza, i synth analogici, le percussioni. Si potrebbe chiamarla una via contemporanea al prog, se la parola non evocasse un genere tanto lontano dalla sensibilità attuale. E invece la ricerca sonora e la contaminazione dell’album guardano al futuro, così come i testi. Che, per la prima volta, tentano la strada del plurilinguismo, affiancando all’inglese l’italiano e perfino una lingua inventata.
Lascia un commento