Dopo il successo degli speciali concerti di anteprima in dialogo con il teatro d’ombre di Unterwasser, annunciate le prime date del tour estivo di Giovanni Truppi, che si prepara a portare sui palcoscenici di tutta Italia il suo nuovo album Infinite possibilità per esseri finiti, uscito il 28 aprile per Virgin Music LAS / Universal Music Italy.
Il tour, organizzato da Ponderosa Music and Art, comincia il 10 Giugno da Montemaggio Festival Resistente a Monteriggioni (SI) e prosegue poi il 16 al Mercato del Giusto a Melpignano (LE), il 20 in piazza Garibaldi ad Argenta (FE), il 1 Luglio in solo a L’Umbria che spacca a Perugia, il 2 al Giardino Scotto a Pisa, il 13 ad Astimusica ad Asti, il 15 ai Giardini della Rocca nell’ambito del Festival Entroterre a Bertinoro (FC), il 22 in solo al Ground Music Festival a Piani di Caregno (BS), il 27 a Bologna (TBA) e il 2 Agosto al Castello Sforzesco a Milano.
Info e biglietti: https://ponderosa.it/artist/giovanni-truppi/
Una serie di appuntamenti – destinata ad arricchirsi – in cui Truppi sarà affiancato da Frankie Bellani alle tastiere, Giorgio Maria Condemi alle chitarre e Stefano Tamborrino alla batteria, con i quali darà vita a concerti intensi e magnetici.
Nella dimensione del live, infatti, il talento e il carisma dell’artista napoletano si dispiegano e amplificano ulteriormente: che imbracci la chitarra o sfiori i tasti di un pianoforte, con la sua voce e le sue abilità strumentali Truppi è capace di trasportare il pubblico nel suo universo unico e personale, in continua ricerca ed evoluzione e dalla poetica rara e raffinata, come questo ultimo disco ancora una volta – e forse come mai prima – dimostra.
Infinite possibilità per esseri finiti, prodotto da Marco Buccelli e Niccolò Contessa, è un album che partendo dal personale e particolare arriva al collettivo e all’universale, interrogandosi e confrontandosi con temi importanti e quanto mai attuali: il concetto di privilegio e quello di comunità, la precarietà economica e la gentrificazione, il ruolo delle reti sociali e quello delle città. La vita, la morte, i sentimenti, le relazioni. Un disco urbano, ambientato in una precisa dimensione temporale, che percorre la strada da Centocelle a Bologna calandosi nei quartieri di cui parla e in cui vive, che diventano parte essenziale della narrazione attraverso registrazioni ambientali, soundscape e field recording che fanno da trait d’union a un mix di generi e suoni, in cui l’incertezza e la frammentazione interiore si fanno vero e proprio linguaggio e cifra stilistica. Spazia infatti dal rock e dai rimandi alla tradizione cantautorale italiana alla musica elettronica e ambient, da lampi impressionisti di solo pianoforte fino alla rivisitazione, autorizzata personalmente dai fratelli Brian e Roger Eno, del loro brano strumentale Blonde. Il disco prende anche nuove strade, quasi del tutto inedite per Giovanni, in una serie di brani dove a predominare è lo spoken word con improvvise e impreviste deviazioni nei territori dell’hip hop più astratto. Il risultato è un mare di parole e musica all’interno del quale navigano delle canzoni-isole, alcune più sperimentali altre di struttura classica.
Diciotto tracce che, inanellate in un racconto organico e poetico, fatto di luce e buio, rallentamenti e accelerazioni, e incastonate nella narrazione di tempi e di luoghi molto precisi (Roma, Centocelle, Bologna, 2020-2023) rendono Infinite possibilità per esseri finiti uno specchio dello smarrimento del nostro tempo e delle trasformazioni che lo abitano ed efficace rappresentazione di uno Zeitgeist.
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