Enrica Guidi: “I delitti del Barlume? L’esperienza lavorativa più bella delle mia vita”

Enrica Guidi: “I delitti del Barlume? L’esperienza lavorativa più bella delle mia vita”

Enrica Guidi interpreta Tiziana nella fiction Sky I delitti del BarLume giunta alla seocnda stagione. La fiction, creata dai libri di Marco Malvaldi ha avuto molto seguito e, la seconda serie non sarà da meno. La Guidi dopo la fiction passa la cinema con il film “Bomba libera tutti” che ha come tema cardine il bullismo.

Enrica ci racconta di Tiziana, la protagonista del Bar Lume?

Tiziana è la giovane e avvenente collaboratrice di Massimo (Filippo Timi) che lo aiuta nella gestione del bar. E’ una grande lavoratrice, molto attiva, semplice, di provincia che incarna la bellezza o meglio la gioventu’ e la spontaneità con un pizzico di malizia. Nella seconda serie la troviamo cresciuta, un matrimonio con conseguente divorzio hanno sicuramente fatto sì che maturasse, senza perdere, però, la sua parte sognatrice e positiva.

A breve la seconda stagione. Aveva letto i libri di Malvaldi prima di accettare il ruolo?

Prima del provino non avevo letto i suoi libri. Poi, spinta dalla curiosità e dalla ricerca per conoscere e vivere il personaggio diTiziana al meglio, sì. I suoi libri mi hanno entusiasmato perché rappresentano perfettamente la verve e l’ironia toscana, che conosco bene, in un contesto di crimini e indagini mai scontate.

Una serie di successo cosa le ha regalato?

Mi ha regalato la prima esperienza lavorativa più bella della mia vita.

Il mondo del set, tutti attori professionisti, ambientato in toscana, la mia terra. Non poteva andare meglio.

A breve la vedremo in “Bomba libera tutti” il tema cardine è il bullismo. Qual’è il suo ruolo?

“Bomba libera tutti” è lo specchio della realtà e dell’attualità. Un progetto molto serio sul bullismo nelle scuole. Io sono la professoressa che si trova a confrontarsi quotidianamente con gli alunni. In quanto docente pongo l’accento sulla necessità di rispettarsi, attivare la collaborazione e la solidarietà tra compagni.

Il bullismo è un tema antico ma sempre attuale che negli anni ha cambiato forma sfociando sempre più in violenza. Secondo lei film come questo possono avere un elemento educativo?

Sì, ogni tipo di comunicazione su tematiche come questa hanno una funzione educativa importante, a patto che questi interventi si producano e si diffondano negli stessi ambienti in cui questi fenomeni nascono.

A scuola è bullismo, a lavoro mobbing, lei ne è stata vittima?

A scuola per fortuna no, però ricordo che il bullismo era già presente. Fin dall’infanzia si comincia a vedere l’indole e la personalità di un bambino. C’era chi veniva preso in giro ed umiliato, emarginato, isolato. Una volta ricordo che due miei compagni erano ariivati alle mani dopo una serie di provocazioni. Uno dei due fu trasferito in un’altra scuola. Ancora oggi mi domando se il trasferimento fu un comportamento educativo o un ulteriore atteggiamento di isolamento e per di più da parte di adulti. Sono sempre stata per la giustizia e fin da bambina mi schieravo dalla parte del più debole; non sopporto l’abuso di potere e l’atteggiamento di superiorità. Sul lavoro ho vissuto per un breve periodo un tentativo di mobbing, ma ho avuto la forza di allontanarmene senza gravi conseguenze. Quando si cresce è più facile individuarlo e avere forza e coraggio di reagire e distanziarlo.

Sogni nel cassetto?

Sogni nell’armadio.(Ahah.. ride). Lavorare seriamente, imparare e partecipare a progetti importanti. Amare e godermi la famiglia. Essere serena e vivere ogni attimo intensamente.

silvestra sorbera

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