Chiarablue sei mai stata ferita?
Certo che sono stata ferita! Chi può dire di non esserlo mai stato? Sono stata ferita tante volte in
tanti modi diversi, ma sentirsi feriti aiuta a definire quali sono i nostri confini, entro quali limiti ci
muoviamo e entro quali desideriamo che si muovano gli altri, essere feriti permette di conoscerci
meglio e questo è importante.
Cosa vuol dire per te tornare a essere umani?
Trovo che la società di oggi ci chieda sempre di più di smettere di essere umani, ci vuole vincenti ad
ogni costo, belli ad ogni costo, felici ad ogni costo e produttivi sempre, nel nostro lavoro e nel
nostro privato. Essere umani vuol dire invece accogliere la propria integrità di persona, ogni suo
aspetto, comprese le ombre. Permetterci di riposare, di rinunciare, di rielaborare il lutto di un
fallimento. Fermarsi quando è necessario. Concederci di sbagliare. Il fine per me è l’evoluzione
interiore, fare esperienza di questo meraviglioso viaggio che è la vita.
Il natale può essere un momento propizio per trovare se stessi?
Tutti i momenti sono propizi per trovare se stessi, per discendere nel nostro profondo e conoscerci
davvero.
Il tuo album da cosa trae ispirazione?
Indifesi racconta di tutto ciò che ci definisce come esseri umani, la forza e la fragilità, la sofferenza,
la scoperta di essere straordinari, racconta di memoria e d’amore. Racconta la vita che ci riguarda in
prima persona e che ci circonda, e mi piace pensare che ascoltandolo tutti possano trovarci un
pezzettino del loro vissuto.
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