Andrea Arcangeli, il figlio della Littizzetto in Fuoriclasse racconta: “Michele farà tanti casini”

Andrea Arcangeli, il figlio della Littizzetto in Fuoriclasse racconta: “Michele farà tanti casini”

Andrea Arcangeli, il giovane Michele Tramola, figlio della Littizzetto nella fiction Fuoriclasse, ci regala qualche anticipazione sulla serie tv.

Abbiamo conosciuto Arcangeli nella seconda serie della fiction, innamorato di Aida, co la paura di diventare padre e adesso invece è cresciuto, è uno studente universitario ma…

Andrea, è appena iniziata la terza serie di Fuoriclasse. Coma cambia Michele tra la seconda e la terza stagione? 

E’ nella piena fase in cui si diventa adulti, il passaggio dal liceo all’università lo fa maturare, ma allo stesso tempo è tempestato dalle incertezze, e non a caso non ci mette molto a capire che la facoltà che ha scelto non è per nulla adatta a lui. Tra l’altro lo scopre in un modo molto comico.

Cosa combinerà il tuo personaggio?

Tanti bei casini come al solito, in particolare il rapporto con la sua ragazza Aida viene messo a dura prova perchè Michele all’università incontra una persona che nel cercare di aiutarlo in realtà lo farà sbandare ancora di più.

La serie è molto vicina alle problematiche giovanili. Ti senti vicino a Michele anche nella vita?

Si beh siamo quasi coetanei, lui ha qualche anno in meno ma mi ci sono ritrovato abbastanza. Lui forse è più impulsivo di me, tante volte non ragiona e si ritrova in situazioni che neanche lui vorrebbe, però è sempre aperto a farsi aiutare, ed è quasi sempre grazie all’aiuto altri che riesce a rimettersi in carreggiata.

Che studente eri?

Uno studente modello ovviamente! Ok non proprio… però sotto una superficiale svogliatezza in realtà sono uno che si appassiona volentieri alle cose che studia, ovviamente a scuola dipendeva dalla materia, e dai professori, ma se prendevo lo slancio giusto ero capace di innamorarmi di un argomento. Storia dell’ arte era una delle mie preferite.

Com’è recitare con la Littizzetto?

Un piacere. Ed è quasi facile, perchè lei è una grandissima professionista e sa come darti la battuta nel modo giusto, favorendo un clima di naturalezza per tutti all’interno della scena. E poi spesso e volentieri ti fa scompisciare dal ridere, e allora li diventa più difficile recitare con serietà.

Quando hai deciso di avvicinarti al mestiere dell’attore?

Quando avevo 16 anni mi sono iscritto alla scuola di recitazione SMO di Giampiero Mancini a Pescara, due anni dopo sono stato visto da una casting director e dalla mia attuale agente, e quasi per caso ho iniziato ad approcciarmi a questo mondo vedendolo non più solo come una passione ma anche come un mestiere. E ora eccomi quà.

Nel tuo curriculum anche tanto teatro. Quale ruolo ti è rimasto nel cuore?

Sicuramente Macbeth di W.Shakespeare, diretto proprio da Giampiero. E’ stato il ruolo che in assoluto ha richiesto più sacrificio da parte mia, soprattutto perchè è un personaggio più adulto di me, più maturo, e la difficoltà è stata nel trovare una chiave di racconto che potesse essere allo stesso tempo credibile ed efficace. Lo rifarei altre mille volte.

Ti rivedremo dove?

Intanto al cinema per chi non l’avesse ancora visto ci dovrebbe essere ancora il mio film “Tempo Instabile con Probabili Schiarite” diretto da Marco Pontecorvo e con Luca Zingaretti protagonista. Per il resto ci rivedremo tra un pò di tempo in prima serata sulla Rai, ma non è ancora il momento di svelarvi i dettagli.

Un sogno nel cassetto?

Vincere un oscar, ma solo per salire sul palco e poter dire “Meryl Streep sposami!!!”

silvestra sorbera

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