Sgrò: “Da adolescenti, si è bravissimi, perché si riesce a stare fuori casa anche dentro la propria stanza”

Sgrò: “Da adolescenti, si è bravissimi, perché si riesce a stare fuori casa anche dentro la propria stanza”

Sgrò e il suo nuvo brano. Progetti nati duranti la chiusura forzata di marzo e aprile che hanno lasciato maggiore consapevolezza.
Sgrò un nuovo brano. Maledizione, un titolo evocativo?
Un titolo che ha la forma di due mani che tentano di uscire dalla ressa dei pensieri per starsene un po’ da sé,
sul divano, in santa pace.
Cosa ci racconti di questo nuovo lavoro?

Per me “Maledizione” è l’adolescenza. Cioè, prendere il motorino di mio fratello e starmene fuori
casa il più a lungo possibile. Poi, da adolescenti, si è bravissimi, perché si riesce a stare fuori casa
anche dentro la propria stanza. Che invidia per quella bravura lì, da tenersela stretta.
In differita, il tuo singolo d’esordio è uscito prima del lockdown. Com’è andata?
Uscire con questa mia prima canzone ha significato darmi dei contorni, mettermi a fuoco. È come che dentro
di me avesse risuonato il mio nome ad alta voce. Non lo avevo mai sentito prima.
Un gioco d’amore in differita. Strano?
Per l’uscita di quel singolo avevo creato un mini game di love coaching che si trova ancora sul mio sito. Era
possibile testare le proprie abilità amorose. È la porta sul retro all’immaginario di Sgrò. Fa parte
dell’arredamento. Quel mini game è un modo per incontrarsi. Provare per credere
Altri progetti?
Arricchire sempre di più questo immaginario, questo mondo.
silvestra sorbera

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