Raffaella Caruso: “Racconto il mio amore viscerale verso la mia terra”

Raffaella Caruso: “Racconto il mio amore viscerale verso la mia terra”

Intervista con Raffaella Caruso che ha realizzato un album in dialetto calabrese per omaggiare la sua terra.
Raffaella perché hai deciso di creare un album in dialetto?
Provengo dal mondo della musica popolare…quindi m’ è venuto naturale oltre che piacevole, fare un album in dialetto calabrese … Testimonianza anche del mio amore viscerale verso la mia terra.

Un omaggio alla tua terra che racconta di cosa?
Giusto… È un omaggio alla mia terra in cui il primum movens è l’amore, descritto in diverse sfaccettature…dall’ amore tormentato e non corrisposto all’ amore unico verso i propri figli
Come è stata la collaborazione con Renato?
Renato Caruso, anzi il maestro e artista Renato Caruso è mio cugino… è stato bellissimo collaborare con lui! Renato mi è stato accanto sin dall’ inizio…ha creduto in me pienamente e comunque ha cercato sempre di aiutarmi in ogni
modo a realizzare questo mio piccolo grande sogno.
Non hai avuto paura che il dialetto potesse rendere “settoriale” il tuo lavoro?
Quando si ama qualcosa profondamente, non ci si pone il problema di essere popolari o meno…certo, la mia musica, essendo dialettale, può non trovare sempre consensi…ma la prima a gioirne sono io e questo è già tanto! Poi, se un
po’ del mio mondo riuscirà ad arrivare a più persone, certamente ne sarò ancora più felice! Il mio album è legato alla tradizione, questo sì…ma molti brani si presentano con arrangiamenti particolari, anche se in punta di piedi, in due
canzoni mi avvicino allo swing e al blues…
Il tema è universale, l’amore. Cosa pensi dell’amore?
Cosa penso dell’Amore? Beh…senza di esso, nulla avrebbe senso…Non lo pensi anche tu?
Progetti futuri?
​Per ora mi godo l’uscita del mio album in digitale, mentre tra gennaio e febbraio uscirà quello fisico …e mi auguro, passato questo periodo difficile per tutti, di poterlo presentare dal vivo! Per il resto, continuo a nella ricerca di canti antichi, cercando di darne una mia interpretazione…perché non dobbiamo mai scordarci da dove proveniamo! Il passato è le nostre radici, per vivere il presente in modo più autentico e proiettarsi nel futuro in modo più propositivo! Mi sento di aggiungere che oggi abbiamo bisogno di più umanità…di ritornare agli antichi
valori…la mia non è semplice nostalgia verso un passato più sano… è un po’ un monito a correggere il nostro modo di vivere oggi …e non mi dilungo.
silvestra sorbera

Lascia un commento